Per avere un'idea approssimativa dell'ora locale, si deve immaginare nel cielo un grande orologio avente centro nella stella Polare. L'unica "lancetta" significativa deve essere immaginata tra questo e le due stelle Dubhe e Mérak, nell'Orsa maggiore. Il cerchio è segnato dalle 24 ore della giornata, disposte in senso antiorario.
Alla fine del mese di febbraio questo orologio immaginario segna correttamente (ma soltanto approssimativamente, è ovvio) le ore della notte. Poi, ogni quindicina "va avanti" di un'ora.
Pertanto, la lettura del tempo locale avviene nel seguente modo: si valuta la posizione della lancetta e si tolgono tante ore quante sono le quindicine trascorse dal primo di marzo (dalla fine di febbraio). Se il calcolo dà un numero negativo, si aggiungono ventiquattro ore.